I viaggi d’istruzione, possono contribuire a “favorire….quel complesso rapporto tra scuola e ambiente extrascolastico, … assegnando così un ruolo sempre più attivo e dinamico alla scuola”.
Un viaggio di istruzione, inoltre, in quanto esperienza di vita comunitaria integrale, consente di creare condizioni, favorire situazioni, predisporre attività che possono aiutare a potenziare la socialità del gruppo e favorire le relazioni e la comunicazione verbale e non verbale fra gli elementi che lo compongono.
Riteniamo, altresì, che tale esperienza aiuti a valutare se eventuali difficoltà relazionali, comportamentali, di apprendimento del singolo alunno non siano, almeno in parte, causate da dinamiche interne al gruppo e, in tal caso, il viaggio di istruzione, potrebbe essere occasione di interventi adatti ad attenuare o eliminare tali difficoltà.
La convivenza, infine, degli alunni con i loro insegnanti, può aiutare a sdrammatizzare i rapporti docente – discente e favorisce il recupero di canali comunicativi non istituzionali fra loro.
Il soggiorno, nel contempo, dovrebbe proporsi precisi obiettivi didattici da perseguirsi, possibilmente, con tecniche inusuali rispetto a quelle istituzionali possibili in classe.
Per valorizzare il soggiorno riteniamo utile
- All’arrivo, un gioco di socializzazione, relazione e collaborazione per introdurre piacevolmente gli alunni e alunne nella nuova esperienza.
- Un momento corale l’ultima sera precedentemente preparato con varie attività espressive (danza, mimo, burattini, drammatizzazione, canto, musica, etc.) e, per la parte scenografica, nei laboratori.